Biathleti OK alla Dobbiaco-Cortina: Montello e Sanfilippo fanno centro

Giornata da incorniciare a Dobbiaco, con i francesi all’attacco. Vincono gli ex biathleti “convertiti” al fondo Montello e Sanfilippo. Combinata tutta straniera: vincono Bing (GER) e Heiskanen (FIN)

Altra splendida giornata di sole a Dobbiaco, dove oggi si è svolta la seconda e ultima gara di una delle granfondo più attese e con maggior tradizione non solo in Italia. La Granfondo Dobbiaco-Cortina rientra nella categoria “Challengers” di Ski Classics, con quasi 700 atleti che oggi hanno preso il via dalla base dell’Aeronautica Militare di Dobbiaco per la 35 km in tecnica libera, e a spiccare sono stati i nomi di Federica Sanfilippo al femminile e di Giuseppe Montello al maschile. Due ex biathleti letteralmente “accerchiati” dai rivali francesi.

Ricordiamo che la località della Val Pusteria si è trovata a dover organizzare praticamente una “Dobbiaco… Dobbiaco”, visti i problemi riscontrati nel cortinese per le alte temperature che hanno reso impossibile l’allestimento della tradizionale seconda parte di gara. Gran lavoro dunque da parte del comitato organizzatore cui va il merito di non essersi arreso, come sta succedendo a grandi eventi internazionali.

Quest’oggi c’è stata molta selezione sin dai primissimi chilometri. Al passaggio sul “monumentale” cavalcavia della Nordic Arena, infatti, un gruppo di 20 atleti aveva già diversi metri di vantaggio sui primi inseguitori. Giuseppe Montello e il francese Gerard Agnellet hanno tentato la fuga, staccando di una trentina di secondi l’altro transalpino Victor Lovera. I due hanno quindi affrontato la discesa in coppia, fatto che a loro dire è stato fondamentale. Una volta tornati alla Nordic Arena dove era posto il traguardo, l’azzurro è riuscito ad anticipare i tempi della volata, come da manuale a Dobbiaco, concludendo la prova in 1h21’54”. Il francese ha poi rimontato proprio negli ultimi metri, finendo con l’arrivare a pochissimi centimetri dalla vittoria. Un grande successo per il friulano, ex biathleta, che è riuscito a mettere in pratica la sua tattica: fare più selezione possibile. Lovera è comunque riuscito a contenere il rientro di Thomas Bing, piazzandosi 3° a 2’14”, con il tedesco 4° a +2’17”. Nessun altro italiano nei primi nove, segno di una presenza straniera di alto livello; 10° Paolo Fanton.

Nella gara femminile un’altra volata vinta da un’azzurra, anche lei ex biathleta! L’obiettivo dell’atleta della Val Ridanna Federica Sanfilippo era lo stesso di Montello, fare selezione; quando però non è stato più possibile farne più di tanta, ha tirato i remi in barca preparando la volata. Sanfilippo è stata molto abile altresì a mettere a punto la “tattica Dobbiaco”, attaccando sulla penultima salitella, percorrendo l’ultima discesa in testa e tagliando il traguardo in prima posizione (1h32’29”3) con 4/10 di vantaggio su Felicie Chappaz (FRA) e 5/10 su Coralie Bentz (FRA).

Giornata a tinte tricolori dunque a Dobbiaco, con due vittorie azzurre ma anche con 4 francesi sul podio. Da segnalare che Chappaz, oggi seconda, è la sorella di Jules che proprio in questa stagione ha ottenuto il primo podio in Coppa del Mondo, dopo essersi messo al collo una pesante medaglia di bronzo ai Mondiali di Planica 2023.

Prevista anche la classifica combinata, con la somma dei tempi di entrambe le giornate, ieri in classico e oggi in skating, in cui si è imposto Thomas Bing (GER) con il tempo totale di 3h9’54”6 su Alfred Buskqvist (SWE) e Johannes Ekloef (SWE). Tra le donne invece successo di Heli Heiskanen (FIN) con il tempo totale di 3h38’25” su Franziska Mueller (GER) e Nicole Donzallaz (SUI).

“È stato sicuramente un successo, visti gli oltre 1500 atleti al via nelle due giornate. Il percorso tradizionale, a causa delle alte temperature, non sarebbe stato all’altezza di una mole tale di concorrenti, siamo però sicuri che in futuro si riesca a risolvere la questione, affrontando il problema diversamente. L’obiettivo principale è riuscire ad offrire a questi atleti ciò che meritano. Quest’anno deve assolutamente fungere da insegnamento per il futuro“ ha affermato Igor Gombac, vicepresidente del comitato organizzatore e coordinatore dell’area cortinese.

Riege al photofinish, fondisti e Heiskanen al decollo in aeroporto

Gara maschile in volata: Riege, stesso tempo di Nygaard, Ferrari 3°. Tra le donne 2° posto per Stefania Corradini nella gara di Heiskanen

Una soleggiata Dobbiaco, in Alto Adige, ha ospitato la prima giornata di gara della 47.a storica Granfondo Dobbiaco-Cortina. In seguito alle poco favorevoli condizioni meteo, si è dovuto virare all’ultimo stabilendo l’arrivo di gara a Dobbiaco, senza quindi scendere a Cortina, con la Nordic Arena che ha visto tagliare il traguardo quasi 1000 fondisti, un autentico mix tra professionisti e amatori. Gli eventi “Challengers” del circuito Ski Classics, infatti, permettono a chiunque di vivere il sogno di competere con i migliori fondisti delle lunghe distanze, indipendentemente dall’età o dalla categoria.

Quest’oggi era in programma la gara sulla distanza di 42 km a tecnica classica, mentre domani ci sarà la gara skating di 35 km. La Dobbiaco-Cortina è decollata, nel senso letterale della parola visto lo start all’aeroporto, da Dobbiaco come tradizione. Tra i maschi, il gruppo è rimasto compatto durante tutta la competizione, nonostante il tentativo di fuga iniziale di Heinrick Hau (GER). Quest’ultimo è stato ripreso dal gruppetto dei migliori intorno ai 15 chilometri, e da lì nessuno è più stato in grado di fare la differenza, complice anche la velocità del tracciato, brillantemente messo a punto dal comitato organizzatore capitanato da Herbert Santer. Si è poi proseguito in gruppo fino all’arrivo alla Nordic Arena, dove i due norvegesi Andreas Nygaard e Amund Riege si sono scatenati, approcciando la volata a tutta. Il photofinish tra i due ha dato ragione per un’incollatura a Riege (Team Ramudden), con il connazionale Nygaard (Team Ragde Charge) secondo. “Ero davanti prima dell’ultima salita, sapevo che approcciare davanti il rettilineo era fondamentale, poiché è piuttosto corto qui. Ho quindi provato a fare selezione, l’ultima salitella è stata fondamentale, come sempre qui a Dobbiaco. Devi scollinare forte e tenerti la leadership fino all’ultima curva e poi spingere al massimo nel rettilineo. Ho sentito di essere giunto prima di Andreas nel photofinish e sono molto felice!” queste le parole del vincitore. Terzo un brillante Francesco Ferrari! L’azzurro del team Internorm Alpenplus Trentino ha messo insieme un ultimo chilometro da primo della classe, reggendo l’urto di Riege sull’ultima salita e tenendo il gas spalancato fino all’arrivo. Dopo la gara si è detto molto soddisfatto di essere comunque arrivato a pochissimi metri da una vittoria così prestigiosa. Positivo 4° posto anche per l’altro azzurro che ha tenuto duro nel gruppo di testa, Lorenzo Busin, compagno di team di Ferrari. Solo 6° uno dei favoriti odierni, Thomas Bing (GER) che è solito pagare dazio negli arrivi in volata.

Per quanto riguarda la gara femminile, l’Italia è stata ancora grande protagonista. Il successo è andato a Heli Heiskanen (FIN) del Team Internorm Alpenplus Trentino, che ha letteralmente ‘ammazzato’ la competizione ancor prima di giungere a metà gara. Al rilevamento dei 22 chilometri la finnica aveva, infatti, un vantaggio di 1’54” sull’azzurra Stefania Corradini. Quest’ultima ha tenuto bene fino alla fine, tagliando il traguardo con lo stesso distacco che aveva a metà gara e circa 1’30” sulla terza classificata, Oda Nerdrum (NOR). “Oggi era troppo divertente! Le condizioni atmosferiche e del tracciato erano perfette. Qui è sempre un piacere gareggiare, non solo perché ho vinto, ma le condizioni sono sempre ottime” ha dichiarato al traguardo la vincitrice Heiskanen. Ottavo posto per la seconda delle azzurre, Anna Giordan. Al termine della competizione, sotto un sole che quasi toglie il rammarico per la cancellazione della parte “veneta” della gara, si sono svolte le premiazioni. Gli atleti hanno rimarcato come si sia fatto comunque un grande lavoro nel mettere in piedi un evento che proprio non poteva saltare, vista la storia.

UPDATE: Arrivo a Dobbiaco

Attenzione, nuova modifica tracciato: A causa delle temperature calde degli ultimi giorni e della mancanza di neve spostiamo il traguardo a Dobbiaco! Ci scusiamo per il disagio.

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Iscrizioni 2024 aperte

Le iscrizioni per la Dobbiaco-Cortina 2024 sono aperte.
Saremo lieti di darvi il ben tornati alla 47° Granfondo Dobbiaco-Cortina il 3 e 4 febbraio 2024.
 

Northug e Olkkonen show in skating – la Dobbiaco-Cortina regala sole e sorrisi

Il campionissimo Petter Northug firma la 46.a Dobbiaco-Cortina in skating. Sprint al fotofinish “da urlo”, Rueesch finisce secondo e Sandstrem è terzo. Gara altrettanto adrenalinica con la vincitrice Olkkonen, brava a battere Bentz e Kowalczyk

Cala il sipario sulla storica granfondo: due giorni di sole e tanto divertimento

Oggi finale spettacolare alla 46.a Dobbiaco-Cortina, la granfondo diventata ormai un “must” dello sci di fondo delle lunghe distanze. “È lui o non è lui, certo che è lui!”, il norvegese Petter Northug, con due ori olimpici e tredici ori mondiali al collo, era tra i favoriti di giornata e lo ha dimostrato in pista battendo al super fotofinish lo svizzero Jason Rueesch e lo svedese Bjoern Sandstrem. Gara “fotocopia” al femminile con la giovane finlandese Tiia Olkkonen a sprintare per prima davanti alla francese Coralie Bentz e all’ex campionessa olimpica e mondiale Justyna Kowalczyk.

Il norvegese Northug era la star più attesa della prova in skating, scattata questa mattina alle 9.30 da Landro-Tre Cime con moltissimi affezionati fondisti a sfilare sotto le imponenti montagne dell’Alta Pusteria e di Cortina d’Ampezzo. Northug in griglia di partenza è arrivato proprio all’ultimo minuto, ma in gara non si è fatto attendere: alla casa cantoniera, a circa 14 km dal via, si è infilato nel gruppetto di testa composto da una quindicina di atleti, tra cui Serra, Sandstrem, Gardener, Klettenhammer, Rinner, Busin, Tanel e Agnellet, mentre inseguiva a 20” Pietro Mosconi (SC Schilpario).

In località Carbonin, al km 23,5 di gara, il gruppo si era già dimezzato con l’inarrestabile Petter Northug a condurre, sfilato inoltre in prima posizione a Passo Cimabanche, la “Cima Coppi” di giornata. Al traguardo di Cortina tutto era pronto per accogliere i fondisti, con il folto pubblico assiepato in zona d’arrivo sotto le celebri Tofane. L’adrenalinico sprint ha esaltato gli spettatori, firmato dall’unico ed inimitabile Northug, il quale ha concluso i 42 km con un tempo di 1h42’08”. Finale davvero entusiasmante, con lo svizzero Rueesch e l’atleta di Coppa del Mondo Sandstrem a completare nell’ordine il podio. Primo tra gli italiani il trentino Paolo Fanton (Team Futura), giunto 5°.

Northug, tra un selfie e l’altro assieme a molti fan arrivati a Cortina ad ammirarlo, ha commentato: “È stata una gara davvero bella. Le condizioni erano ottime, così come il meteo. È passato molto tempo dalla mia ultima competizione in skating, visto che ora gareggio solo in double poling. La mia forma sta migliorando di giorno in giorno; l’ultimo km mi sentivo molto bene, ero in un gruppo e sapevo di poter andare forte. È una bella sensazione vincere e su questa pista ho tanti bei ricordi. Mi è sempre piaciuto il tracciato Cortina-Dobbiaco del Tour de Ski, quindi poterlo fare al contrario è molto divertente”.

La gara femminile è stata altrettanto avvincente: davanti alla casa cantoniera la favorita Kowalczyk è sfilata per prima, tallonata da Bentz e dall’altoatesina Kuen. A Carbonin c’è stato il cambio della guardia e a condurre è passata la francese Bentz, inseguita a ruota da Kowalczyk, Olkkonen e Kuen. La finlandese Olkkonen ha poi aperto il gas a Passo Cimabanche seguita subito da Bentz, mentre Kowalczyk arrancava in terza posizione a oltre un minuto.

Testa a testa a Cortina tra Bentz e Olkkonen, con quest’ultima incoronata al traguardo dopo 1h50’42”. Seconda la Bentz e a completare il podio la fuoriclasse Justyna Kowalczyk, applaudita dal pubblico. Appena giù dal podio, invece, l’altoatesina Julia Kuen, protagonista di un’ottima gara.

Si concludono due giorni spettacolari di gare accompagnati da un sole splendente, un grande successo per la 46.a edizione della Dobbiaco-Cortina e un enorme soddisfazione per il presidente del comitato Herbert Santer e il vice Igor Gombac. Appuntamento dunque all’anno prossimo!

La 46.a edizione ai “Red Devils” – Brigadoi e Boerjesjoe a un passo dal cielo

Brigadoi vince la 46.a edizione, battuti il compagno di squadra Ferrari e l’americano Kornfield. Podio tutto straniero al femminile con Boerjesjoe, Schmidhofer e Donzallaz

La granfondo Dobbiaco-Cortina ammalia e stupisce ancora. Oggi si correva la 46.a edizione della granfondo che unisce le province di Bolzano e di Belluno e due territori, quelli di Dobbiaco e Cortina, che mettono insieme le forze per far vivere ai fondisti italiani, e non solo, un’esperienza da ricordare. Il team Internorm ha festeggiato sotto le splendide Tofane, con il trentino Mauro Brigadoi e la svedese Malin Boerjesjoe entrambi autori di un’eccezionale prova.

In partenza a Landro-Tre Cime, sotto le “giganti” vette dolomitiche, si respirava un’atmosfera quasi da Coppa del Mondo (che si correva poco lontano a Dobbiaco), con una fila di bandiere che sventolavano a simboleggiare ben 32 nazioni iscritte allo storico evento. Dopo un giro di lancio di 2 km il gruppo si è diretto verso l’incantevole Lago di Dobbiaco, dove c’era il giro di boa. Davanti alla casa cantoniera, a circa 14 km dal via dopo aver passato il Cimitero di Guerra, è sfilato un quintetto composto dai “red devils” del Team Internorm Mauro Brigadoi e Francesco Ferrari, lo svizzero Jason Rueesch, ed infine i due del Team Robinson Trentino Stefano Dal Magro e Tyler Kornfield (USA). Più staccati a circa 5” gli altoatesini Manuel Amhof (Team Futura) e Thomas Rinner (Team Robinson), i quali poi hanno ripreso le code del quintetto al panoramico passaggio accanto al Lago di Landro. A Passo Cimabanche, punto più alto della gara (1534m) posto al 26° km, il trentino Mauro Brigadoi ha deciso di rompere gli schemi tentando la fuga e guadagnando già 8 secondi sul compagno di squadra modenese Francesco Ferrari, seguito poi con quasi due minuti di ritardo dall’americano Tyler Kornfield. La Dobbiaco-Cortina ha regalato una serie di panorami mozzafiato, come ad esempio il nuovo tratto di pista a “Pian de Loa”, un autentico paradiso immerso nella natura subito dopo Ospitale, apprezzato e conosciuto da tutta Italia grazie alla celebre serie tv “A un passo dal cielo” girata lo scorso anno.

La gara maschile è stata studiata a tavolino proprio dai due protagonisti di giornata: Francesco Ferrari e Mauro Brigadoi, con quest’ultimo ad allungare alle porte di Cortina sul compagno di squadra. Con un tempo di 2h04’24” il trentino Brigadoi è andato a vincere per la prima volta la Dobbiaco-Cortina, battendo Ferrari, vincitore lo scorso anno nella medesima prova, e Kornfield, compagno dell’atleta di Coppa del Mondo Rosie Brennan, in gara a pochi passi alla Nordic Arena. Brigadoi soddisfatto ha commentato: “Oggi avevamo deciso a tavolino la gara con Francesco Ferrari, avevamo in mente di attaccare sotto il punto più alto di Cimabanche e ci siamo riusciti. Siamo andati via in due e poi da lì abbiamo fatto cambi regolari fino a 4 km dall’arrivo, dove ho provato ad allungare perché sapevo che in volata avrei trovato un avversario tosto come Francesco, lui è molto veloce. È andata bene, soprattutto perché siamo arrivati primo e secondo e per la squadra è un grandissimo risultato”.

La gara femminile non ha avuto particolari colpi di scena, o meglio, l’azione decisiva è partita nelle prime fasi con la svedese Malin Boerjesjoe a prendere subito il largo, mentre ad inseguirla sono state l’austriaca Anna Schmidhofer, la svizzera Nicole Donzallaz e la giovane francese (classe 2000) Leonie Harivel. Le stesse hanno sfilato nell’ordine davanti alla casa cantoniera, così come al Lago di Landro. L’inarrestabile svedese ha proseguito imperterrita l’azione e a Passo Cimabanche ha incrementato addirittura il vantaggio, mentre l’austriaca Schmidhofer registrava un distacco di oltre 4’. A Cortina, in zona autostazione, la svedese ha concluso la cavalcata in solitaria con un tempo di 2h20’17”, mentre il podio tutto straniero è stato completato poi dall’austriaca Schmidhofer e dalla svizzera Donzallaz. Con la corona d’alloro al collo la svedese Boerjesjoe ha raccontato: “La gara è andata davvero bene, più di quanto mi aspettassi. È stata una sorpresa molto positiva! L’anno scorso ho gareggiato nella gara skating, quindi conoscevo già buona parte del tracciato. La granfondo Dobbiaco-Cortina è una delle migliori gare a cui io abbia mai partecipato, l’atmosfera è fantastica ed è sempre bello poter tornare”. Peccato per l’azzurra Asia Patini, 7.a, la quale ha bisticciato con gli sci, poco performanti quest’oggi.

All’arrivo erano presenti il presidente della granfondo Dobbiaco-Cortina Herbert Santer, il vice Igor Gombac e il sindaco di Dobbiaco Martin Rienzner, ad applaudire assieme al pubblico gli eroi di giornata. La 46.a edizione è stata inoltre onorata dagli immancabili senatori: Karl Walder, Sergio Bachmann ed Hansjörg Bergmann. La Dobbiaco-Cortina attira ogni anno moltissimi affezionati degli sci stretti di ogni età: oggi il più giovane fondista in gara aveva 19 anni e il “veterano” del gruppo ne aveva 78.

Domani ci sarà il bis e si scierà sempre sulla stessa distanza ma in tecnica libera, con molti altri affezionati fondisti e due personaggi d’eccezione: il norvegese Petter Northug e la polacca Justyna Kowalczyk a scatenarsi in gruppo.

La Dobbiaco-Cortina cambia look. 42km anche skating con vista 3 Cime

La 46a Dobbiaco-Cortina scatterà nel weekend del 4-5 febbraio. Trovato l’accordo tra i presidenti e i vari enti del territorio.

Cambio di tracciato: la Val di Landro ospiterà la partenza dei due percorsi. Confermata la nuova distanza di 42 km anche per la gara in skating.

Una grande e positiva opportunità, nata da quello che sarebbe potuto apparire come un problema. Il recente annuncio della FIS, con l’assegnazione di tre giornate di Coppa del Mondo di fondo alla Nordic Arena di Dobbiaco nella stessa data della storica Granfondo Dobbiaco-Cortina, aveva suscitato qualche perplessità. Invece la capacità, la sportività e la sensibilità dei due presidenti dei comitati dobbiachesi Herbert Santer (Granfondo Dobbiaco-Cortina) e Gerti Taschler (Sport OK Dobbiaco) hanno consentito di trovare una soluzione ideale dopo una riunione insieme al sindaco di Dobbiaco Martin Rienzner.

La 46.a Dobbiaco-Cortina si svolgerà il primo weekend di febbraio con le due tradizionali giornate di gara, sabato 4 in tecnica classica e domenica 5 in skating, la Coppa del Mondo si svolgerà regolarmente dal 3 al 5 febbraio. L’opportunità? Semplice: venerdì, ma anche sabato e probabilmente pure domenica i granfondisti potranno assistere alla Coppa del Mondo. Venerdì la Dobbiaco-Cortina è alla vigilia, la 10 km di Coppa sabato dovrebbe essere nel pomeriggio e così, forse, pure la staffetta di domenica. Le gare di Coppa del Mondo in questo modo avranno maggior pubblico a lato pista.

Il solido comitato organizzatore della Granfondo Dobbiaco-Cortina, presieduto da Herbert Santer col suo vice Igor Gombac e col supporto delle istituzioni altoatesine e cortinesi, si sta già rimboccando le maniche per esaudire i desideri dei molti appassionati degli sci stretti. L’unione fa la forza e tutto lo staff della granfondo, la più storica in Italia dopo la Marcialonga, sa fare squadra e agire con il giusto spirito di gruppo, coordinando tutte le energie e le risorse disponibili.

La 46.a Dobbiaco-Cortina porterà con sé una novità per quanto riguarda il percorso: il folto plotone di sciatori scatterà nella nuova location in Val di Landro, dalla piana con vista sulle suggestive Tre Cime di Lavaredo, patrimonio dell’umanità Unesco. Il gruppo si muoverà successivamente in direzione Dobbiaco e verso il lago di Dobbiaco, altro punto chiave della gara, mentre a circa 1,5 km dalla Nordic Arena ci sarà il giro di boa che catapulterà tutti verso il Cimitero di Guerra, di nuovo al Lago di Landro e vista Tre Cime, e nell’ordine il passaggio a Carbonin, Passo Cimabanche (cima Coppi di giornata), Ospitale, Fiames e l’atteso arrivo in centro a Cortina, dove sono già iniziati i lavori in vista delle prossime Olimpiadi invernali.

Questa novità va ad aggiungersi a quella della stessa distanza per le gare in classico e in skating, le quali misureranno entrambe la bellezza di 42 km. I dettagli tecnici dei vari percorsi, così come la nuova altimetria e la mappa dei punti di ristoro verranno svelati entro la fine di luglio. Anche per gli amanti dello skating, quindi, una “vera” granfondo ricalcando per entrambe le tecniche il tracciato storico, senza il tratto iniziale dall’aeroporto di Dobbiaco e l’attraversamento della Nordic Arena che sarà allestita per la Coppa del Mondo.

Le iscrizioni per la 46.a Granfondo Dobbiaco-Cortina sono ovviamente aperte, fino al 30 settembre le quote ammontano a 80 euro per la gara in classico e 65 euro per quella in skating, mentre chi volesse partecipare ad entrambe dovrà versare una quota di 145 euro.

L’Alta Pusteria si prepara quindi ad ospitare due eventi di alto livello e di alta spettacolarità per il grande pubblico, il quale potrà gustarsi un weekend full di emozioni e di sport in una cornice davvero incantata.

Klee sfugge ai Carabiniere e all’Esercito. Brocard, la farfalle della Dobbiaco-Cortina

Lo svizzero Klee ha beffato nel finale Gardener, Montello e Fanton. Elisa Brocard prende il volo fin dal via e vince in solitaria. Klee ed Elisa Perenzoni primi nella combinata, due giorni sugli sci. Bilancio positivo per il comitato del presidente Herbert Santer

Lo svizzero Beda Klee, dopo aver affilato le armi ieri nella gara in classico, oggi alla Dobbiaco-Cortina nella 30 km skating ha sfidato gli azzurri dei Carabinieri e dell’Esercito e si è sfilato proprio sul traguardo. Invece Elisa Brocard ha preso il volo fin dai primi metri e dietro nessuna l’ha più vista, una vittoria netta e meritata. 

Oggi seconda giornata di gare alla 45.a edizione della Granfondo Dobbiaco-Cortina, un’icona dello sci di fondo delle lunghe distanze e che ha raccontato la storia italiana degli sci stretti, e lo ha fatto anche oggi con una bella gara, animata sia davanti che nelle retrovie, sia al maschile che al femminile.
Innanzitutto voto da 10 e lode alla pista, è piaciuta a tutti, ai più veloci e ai tanti che hanno voluto godersi le bellezze tra la Val Pusteria e Cortina con l’arrivo a Fiames. Partenza, come ieri, dall’aeroporto di Dobbiaco, palcoscenico ideale per una grande manifestazione. Ad incoraggiare i partecipanti c’erano anche il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher e il sindaco di Dobbiaco Martin Rienzner, mentre a Fiames, come ieri, c’era il sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina, con la valigia già in mano e in partenza per Pechino dove andrà a ritirare la bandiera olimpica a fine Giochi, in vista del 2026.

Pronti via e subito i migliori, in pratica tutti gli atleti dei gruppi sportivi militari e lo svizzero Klee, già sul podio ieri in classico, erano al comando a fare l’andatura. Tra i più attivi Paolo Fanton e Stefano Gardener dei Carabinieri, Giuseppe Montello, Martin Coradazzi e Daniele Serra dell’Esercito. Dietro un secondo gruppetto con i più veloci tra quelli delle lunghe distanze, con Matteo Tanel, Patrick Klettenhammer, Thomas Rinner, il biathleta sloveno Bauer, Riccardo Masiero e i tedeschi Herzog e Schubert. Intanto tra le donne allungava con vigore la valdostana Elisa Brocard, e dietro si è notata subito a sgomitare tra i più veloci l’altoatesina Julia Kuen, quindi le sorelle Chiara e Alessia De Zolt e Thea Schwingshackl.
Il gruppo di testa rimaneva tale, con il gap ad aumentare col passare dei chilometri, ai passaggi alla Nordic Arena, ai due laghi di Dobbiaco e Landro, a Passo Cimabanche, idem anche per la Brocard.

Dopo il transito nelle pittoresche gallerie della vecchia ferrovia, davanti erano in quattro a “bisticciare” per il podio con Fanton, Gardener e Montello a cercare la collaborazione per braccare l’elvetico, che in quanto ad esperienza nel fondo ne vanta decisamente molta.
Nel finale però Beda Klee, con un’azione da manuale, si è liberato di Carabinieri ed Esercito, alias Gardener e Montello, mentre Fanton ha dovuto ‘duellare’ con la motoslitta delle riprese TV ed ha infilato la dirittura d’arrivo alle loro spalle. Klee con la coda dell’occhio ha controllato la volata di Gardener e Montello. Pericoloso l’affondo di Gardener finito a pochi decimi dall’elvetico, un secondo invece per Montello e 4” per Fanton. Primo dei “civili” Matteo Tanel, settimo, che nel gruppo che seguiva i protagonisti del podio ha vinto la volata col biathleta Bauer, costretto ad accontentarsi dell’8° posto davanti a Klettenhammer, secondo degli altoatesini.

Elisa Brocard leggera come una farfalla ha pattinato tutta sola, con tanti atleti maschi a subire la sua azione veloce. Le altre erano lontane e Julia Kuen è stata brava a divincolarsi dalla morsa delle avversarie. Si è piazzata seconda, mai impensierita da Chiara De Zolt che aveva alle sue spalle la svedese Börjesjö.

Per i virtuosi della fatica c’era la combinata delle due gare in classico e in skating. Beda Klee ha fatto en plein, capace di rifilare oltre 5’ a Busin e quasi 15’ a Köhl. Al femminile invece Elisa Perenzoni è stata la migliore, con la tedesca Mexner mai in grado di impensierirla.

Sole a go-go per tutti, complimenti agli organizzatori e ai ragazzi del Liceo Artistico di Cortina che hanno realizzato i trofei in legno di cirmolo, opere d’arte che ricorderanno agli atleti del podio l’impresa della 45.a Granfondo Dobbiaco-Cortina. Con gli ultimi arrivi è calato il sipario sull’evento che ha richiamato molti stranieri, bilancio davvero positivo considerando anche la situazione del Covid e il problema neve.

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Ferrari e Busin, Fuoco e Fiames! Prova femminile dominata dall’elvetica Nicole Donzallaz

Finale al photofinish per i due atleti del Team Internorm Trentino
È stata una gara vivace, 40 km in tecnica classica con atleti di spicco e amatori

Ferrari, un cognome che è un programma. È Francesco Ferrari, modenese ormai trentino, il vincitore della 45.a edizione della Granfondo Dobbiaco-Cortina in stile classico, primo per un pelo al photofinish in un’autentica sfida in famiglia con Lorenzo Busin, entrambi del Team Internorm Trentino. Al femminile è una danza in solitaria per Nicole Donzallaz, in testa tutta sola dall’inizio alla fine.

Partenza d’effetto nella piana dell’aeroporto, poi un lungo serpentone si è allungato verso San Candido. In testa i più forti hanno cominciato a fare subito selezione e al rientro a Dobbiaco, dopo circa 8 km, davanti c’era un gruppo con una quindicina di atleti. Nell’attraversamento del centro c’erano Bompard, Köhl, il biathleta svizzero Klee, Petterson, Ferrari e Busin molto attivi per tenere il ritmo alto e scongiurare rientri pericolosi. Poco dopo Busin metteva la freccia e il primo passaggio alla Nordic Arena era il suo.

Dopo il transito al cimitero di guerra erano una dozzina a “comandare” la gara e in testa si facevano largo Amhof (Team Futura Alta Quota) davanti a tutti, Ferrari, Busin, Stefano Mich, Petterson, ed in coda anche Klee.

Bompard e Schwingshackl del Team Robinson Trentino hanno tentato di ricucire il gap formando così un primo gruppo inseguitore assieme a Dal Magro, Bosin e il tedesco Alraun. Dopodiché al passaggio sulle rive del Lago di Landro (al km 23) è transitato per primo Dal Magro, capofila del primo gruppo composto da una decina di atleti. Il cambio di ritmo è avvenuto nei pressi di Cimabanche, quando la coppia Busin-Ferrari ha imposto un forcing da paura in cima alla salita di Valfonda. Dietro non c’è stato nulla da fare e i due hanno collaborato dandosi cambi regolari sulla lunga discesa che portava all’arrivo a Fiames. Spediti come dei treni in un battibaleno erano all’arrivo ma nessun accordo, lotta col coltello tra i denti, poi negli ultimi metri il bellunese Busin si è arreso e Ferrari per un solo decimo ha vinto davanti al compagno di colori. Altro sprint anche per il terzo posto e a spuntarla è stato lo svizzero Klee per 3/10 su Stefano Mich e 2” su Amhof.

Nel mentre le classifiche si rinvigorivano con i continui arrivi soprattutto di tanti stranieri, Nicole Donzallaz conclude, stanca ma soddisfatta, 60.a assoluta e ovviamente prima delle donne. Alle sue spalle la friulana Asia Patini davanti alla svedese Lina Fransson, che nel finale ha acciuffato e superato Marta Gentile.

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